martedì 25 febbraio 2014

La Legge di Attrazione - Parte 2

Ora che ti ho presentato questo concetto in maniera più semplice possibile, vediamo di capire come possiamo sfruttare la Legge a nostro vantaggio.
Chiaramente non è cosa facile, ora come ora. Dico "ora come ora" perchè in questo momento non abbiamo la predisposizione mentale per riuscire a comprendere il Segreto.
Te l'ho spiegato nell'ultimo post, e tu hai certamente capito.
Ma c'è una una sottile - ma altrettanto profonda - differenza fra il sapere, capire, e il comprendere. In merito a questo voglio proporti una citazione di G.I.Gurdjieff, un importante filosofo e ricercatore scomparso nel secolo scorso:
"Un uomo non può dire di comprendere un concetto se lo sa solo con la testa. Lo deve sentire, con tutta la propria massa, con l'intero suo essere. Allora lo comprenderà."
Georges Ivanovič Gurdjieff
Solo quando avremo davvero compreso a fondo la sua veridicità, potremmo vedere e percepire concretamente i risultati. Ma credo che questo valga per ogni cosa, anche al di fuori della Legge d'Attrazione!
Certamente questo è il passo più difficile da compiere, ed è per questo motivo che alcune persone affermano che la Legge non funzioni: il loro atteggiamento mentale è tutt'altro che corretto.

Non devi assolutamente dimenticare questi due punti:
  • se credi che la Legge d'Attrazione funzioni e ti focalizzi su risultati positivi, li attrarrai e avrai successo.
  • se credi che la Legge d'Attrazione non funzioni, verrai accontentato e l'Universo ti manderà risultati che confermino questa tua convinzione. 
"Ma come faccio a cacciare via dalla mia testa questi dubbi e riuscire davvero a sfruttare la Legge d'Attrazione?"
Questa è stata una delle prime domande che mi ha incentivato ad approfondire l'argomento: la risposta è tanto semplice da spiegare, quanto difficile da applicare...!
E' necessario infatti cambiare il proprio sistema di credenze, altrimenti le tue azioni e i tuoi pensieri non saranno congruenti con gli obiettivi che ti sei posto e rischierai in questo modo di sabotarti da solo.
Ma sei pronto a farlo? La maggior parte delle persone non riesce nemmeno a concepire l'idea. A mio parere, questo dipende fortemente dal tuo livello di apertura mentale.
Non vorrei dilungarmi ancora molto su questo argomento, seppur sia importantissimo, quindi voglio solo darti gli ultimi consigli:
dovrai imparare a cogliere i "deboli" segnali dell'Universo e a fidarti dell'intuizione.
Inoltre, un'altra cosa dev'esserti ben chiara: per ottenere dei risultati non puoi limitarti a visualizzare le tue intenzioni, perché è tutto inutile se poi non passi all'azione!!! Quindi... AGISCI.

"L'ingrediente critico è muovere il culo e fare qualcosa. E' così semplice. In tanti hanno idee, ma ci sono pochissimi che decidono di metterle in pratica ora. Non domani. Non la settimana prossima. Ma ORA. Il vero imprenditore è uno che FA, non un sognatore."
 - Nolan Bushnell -

martedì 18 febbraio 2014

La Legge di Attrazione - Parte 1

Potremmo dire semplicemente che la forza di gravità sia una forza di attrazione verso il centro della terra, o comunque, la forza di attrazione fra due corpi.
Questa legge fondamentale della fisica ci viene insegnata sin dai tempi delle elementari e tutte le persone la riconoscono come assolutamente vera e incontestabile!!!
Ma voglio chiederti una cosa: credi davvero che le uniche leggi esistenti siano quelle che vengono insegnate nelle istituzioni?
Ci sono alcune leggi universali  (7 per esattezza) che agiscono costantemente, indipendentemente dalla nostra volontà, esattamente come la forza di gravità.
Una di esse è proprio la Legge dell'Attrazione: una legge immutabile, imparziale e costantemente in azione, a prescindere dal fatto che l'essere umano ne sia consapevole o meno.
Purtroppo però, l'ignoranza nei confronti di essa ti penalizza, e presto scoprirai il perché.
Vediamo intanto di capire che cosa afferma la Legge d'Attrazione:
qualsiasi cosa su cui focalizzi la tua attenzione viene attratta nella tua vita e si manifesta nel mondo fisico. In altre parole, il tuo visualizzare obiettivi, risultati, situazioni e circostanze di ogni genere, affiancato ad emozioni positive o negative, aumenta la probabilità che tale immagine diventi reale e che trovi una corrispondenza reale nella tua vita.
Essa è ritenuta universale perché non ha importanza chi sei, cosa fai, o in cosa credi, perché agirà sempre nello stesso modo. Esattamente come la forza di gravità. 
Non voglio indurti a credere a nulla: qui non c'è bisogno di "credere", come avrai già capito, perchè tutti noi applichiamo costantemente la Legge d'Attrazione nella nostra vita, anche se non ce ne rendiamo conto.
Mi interessa solo insegnarti a conoscerla, ma soprattutto ad utilizzarla volutamente, al fine di avere un potente strumento in più per a realizzazione dei tuoi obiettivi e sogni.
Quando mi trovavo all'ultimo anno di pianoforte al Conservatorio di Genova ho iniziato a focalizzarmi quasi ogni giorno su un preciso obiettivo: ottenere una valutazione finale di almeno 9/10.
 Troppo presuntuoso? Non direi, non sono mai stato uno che punta ad una banale sufficienza, ho sempre aspirato a risultati più grandi... e certamente questo ha giovato alla mia evoluzione personale.
Comunque, quell'anno ho continuato a studiare normalmente, ripetendomi in testa "voglio prendere almeno 9 al mio esame finale", anche più volte al giorno. E il risultato non solo è arrivato arrivato, ma ho ottenuto un voto addirittura superiore.
Potrai anche parlarmi di coincidenza, ed io non potrei provarti che una forza invisibile mi abbia permesso di realizzare i miei obiettivi, perché la focalizzazione non basterà: dovrà essere affiancata dal giusto impegno finalizzato alla realizzazione di quell'obiettivo! Ed è proprio ciò che ho fatto io, continuare ad impegnarmi costantemente per eseguire al meglio il mio Concerto. 
Quali sono i tuoi sogni? Pensi di poter ottenere ciò che desideri?
Se la risposta è Sì, è vero, lo puoi fare.
Se la risposta è NO, hai ragione comunque, perché la Legge attrarrà le tue convinzioni.

martedì 11 febbraio 2014

Un sogno che si avvera

Quando avevo solo 12 anni, mio fratello mi portò nella sala prove in cui aveva iniziato a suonare con un amico: erano un chitarrista ed un bassista in cerca di un terzo elemento che sporcasse ulteriormente quel già abbastanza grezzo sound punk partorito dalle corde - stonate - dei loro strumenti. Insomma, un ragazzino di dodici anni che aveva preso in mano due bacchette per la prima volta qualche mese prima era ciò che faceva il caso loro.
Quel giorno mi avevano invitato per ascoltare qualche brano che si erano preparati, o almeno era ciò che mi avevano fatto credere... ma appena entrato in quella saletta mi ritrovai davanti una batteria completa e già montata! Inutile esprimere la sensazione provata in quel momento...
Ora voglio farti una domanda: sei consapevole di attrarre ciò che pensi? Beh, io ho scoperto questa realtà solo recentemente.
Io non mi sarei mai e poi mai aspettato di ritrovarmi davanti una batteria nuova di zecca, ma ricordo bene quanto l'avessi desiderata in precedenza, e sono sicuro tuttora che non sia stato un caso.

Tu che ne dici?

martedì 4 febbraio 2014

L'orecchio assoluto

Ora che abbiamo fatto luce sulla definizione di orecchio musicale, possiamo parlare dell'orecchio assoluto, che è una cosa ben diversa!
Abbiamo visto insieme i 4 parametri del suono: intensità, timbro, altezza, durata.
L'altezza, in particolare, è il suo elemento caratterizzante. La variazione dell'altezza dei suoni crea quella che comunemente viene chiamata melodia.
Per la maggior parte delle persone non è facile riconoscere e collocare un suono musicale, ed ecco che arriviamo alla definizione di orecchio assoluto: la capacità di individuare un suono e riconoscere di che nota si tratta.

Tutto ciò avviene all'interno di un "sistema".
Per il paesi occidentali la rappresentazione delle altezze dei suoni viene fatta in base al sistema temperato, che si basa su una suddivisione dell'ottava composta da toni e semitoni sempre di uguale misura, ma in altre culture non avviene allo stesso modo! Le scale indiane e quelle arabe, ad esempio, prevedono uno spazio diverso del tono e del semitono, molto più elaborato; ecco spiegato il curioso "andamento esotico" delle loro melodie!
Alcuni sostengono che con l'orecchio assoluto si nasce: io credo che si possa ottenere, magari escogitando qualche piccolo "trucchetto". Io, ad esempio, ho imparato a riconoscere le note musicali basandomi sulla mia estensione vocale: riconosco quale sia la nota più bassa che riesco a cantare e la prendo come riferimento per individuare un altro suono (di diversa altezza).

Puoi trovare un simpatico gioco per allenare il tuo orecchio a questo indirizzo!

sabato 1 febbraio 2014

L'orecchio musicale

Nel mio ultimo post ho accennato qualcosa sull'orecchio musicale, ma essendo un argomento molto importante, vediamo di andare un po' più nello specifico: nel linguaggio comune, "avere orecchio" significa essere capaci di distinguere elementi acustici riuscendo a catalogare le più o meno evidenti differenze nei suoni e le loro caratteristiche, come l'altezza, il timbro, l'intensità e la durata.
Ovviamente l'orecchio va sviluppato: non tutte le persone nascono con un buon orecchio musicale, ma non è detto che non possano migliorare!
Un semplice esercizio adatto ad "allenare" il tuo orecchio, potrebbe ad esempio essere quello di ascoltare un brano che ti piace e provare a riconoscere i vari strumenti musicali; nel caso di un batterista, riconoscere i suoni dei tamburi e piatti che vengono percossi!