lunedì 30 giugno 2014

La Divina Proporzione

Hai mai sentito parlare di sezione aurea?
O rapporto aureo, numero aureo, o... proporzione divina? (lo scrivo in grassetto perché questo termine mi piace da morire!)
È un argomento estremamente vasto e affascinante, che devi assolutamente conoscere!
Abbraccia moltissimi settori, quindi, ovviamente... anche la musica!

Ma iniziamo col capire che cosa sia, questa "proporzione divina" (ahhh quanto mi piace dirlo!)...

Esiste, sin dai tempi più antichi, una proporzione che è stata presa in considerazione per ottenere una dimensione armonica delle cose.
Dalla geometria all'architettura, dalla pittura alla musica, potrai notare come questa rappresentazione corrisponda ad un rapporto che è stato definito pari a 1,618 e viene chiamato anche "numero d'oro".

Per fare qualche esempio: la piramide egizia di Cheope ha una base di 230 metri e un'altezza di 145; se calcoli il rapporto base/altezza ricaverai un numero molto vicino ad 1,6.
O ancora: Beethoven, nelle "33 variazioni sopra un valzer di Diabelli", suddivise la sua composizione in parti corrispondenti ai numeri di Fibonacci, il cui rapporto corrisponde... indovina un po'? Proprio al numero d'oro.
Ma non finisce qui... possiamo trovare questo magico rapporto veramente in tantissime cose, compreso il corpo umano!
Sei una persona proporzionata?
Se sì, prova a fare questi calcoli: moltiplica per 1,618 la distanza che va dai tuoi piedi all'ombelico... dovresti ottenere la tua statura. Non ce l'hai fatta? Allora va' da un fisioterapista o da un chirurgo e fatti "proporzionare"! :)
Anche la distanza dal gomito alla mano (con le dita tese), moltiplicata per 1,618, dovrebbe darti la lunghezza intera del braccio. E così avviene in molte altre parti del corpo!

Curioso, vero?

sabato 14 giugno 2014

Smettila di soffrire

Allora? Come ti senti?
Hai sbloccato la situazione? O il mondo ti sembra ancora grigio?
Hai cercato la soluzione fuori, per la strada, fra i tuoi amici... oppure hai guardato dentro di te?
Se sei ancora focalizzato/a sull'esterno, mi spiace, ma hai sbagliato strada.
Ricordi la domanda che ti ho rivolto nel post precedente?

Io sto male perché il mondo fa schifo, oppure il mondo fa schifo perché io sto male?

Come vedi, il solo cambiare leggermente la disposizione delle parole, ne rende il significato ben diverso.

Molto spesso si fa confusione fra causa ed effetto: non parlo di una "leggera" confusione, ma si scambia proprio una cosa per l'altra!!
Nel caso generale già citato, la causa risulta essere il mondo che fa schifo, mentre l'effetto è il nostro provare sofferenze anche molto intense.
Ma è esattamente il contrario: questa è la verità! 
Finché continuerai ad accusare un qualcosa al di fuori di te, un "esterno" (che non esiste), non troverai vie d'uscita: entrerai in un loop di sofferenza costante e in alcuni casi potrai addirittura perdere di vista la motivazione principale che ha scaturito tutto questo.

Nel momento in cui riuscirai a disidentificarti da questo stato d'animo, con un lavoro di autosservazione (distaccandoti dalla tua mente e da tutte le preoccupazioni che la bombardano), e riuscirai a comprendere con tutto il tuo corpo che il mondo non fa schifo, ma semplicemente sei stato tu ad inserire questo "filtro negativo" alla realtà che ti circonda, allora ti si aprirà finalmente una porta.

Una porta che già c'era, ma non riuscivi a vedere.
Questo però non deve avvenire da un punto di vista analitico/mentale, ma più in profondità (per questo ho usato il termine "comprendere con tutto il corpo"): allora ti renderai conto improvvisamente che tutti i problemi sono illusori, creati da una parte di te, che è la tua parte mentale.
In quel momento la mente collasserà: collasserà quindi quella parte di te che ha creato il problema fino a quel momento.
Non hai trovato la soluzione al problema, ma semplicemente hai dissolto l'ente che lo teneva in vita 

Ricapitolando: smetti di identificarti con la tua mente (che è quella che crea i problemi), quindi la vedi da fuori, e osservandola da fuori non c'è più il problema.

Come al solito... più facile a dirsi che a farsi!

Il difficile è proprio comprenderlo in profondità, e non solo con la mente, infatti ti capiterà spessissimo, soprattutto all'inizio, di sapere "come stanno le cose" perché magari ti ricordi il testo di questo blog, ma di non comprenderlo davvero, quindi la sofferenza non cesserà.
Ricordati che il tutto deve avvenire mediante un'intuizione, quindi non pensare troppo!

Buon Lavoro 

domenica 1 giugno 2014

Mondo Grigio

Ci sono periodi nella vita in cui pare essere tutto grigio: il mondo ti fa schifo, le persone sono cattive, il lavoro non va come vorresti, o peggio ancora, lo hai perso; ti accorgi di non avere dei veri amici, oppure rimani deluso da certi comportamenti... e ti senti solo
Insomma, intorno a te sembra proprio andare tutto male e non c'è, o meglio, non vedi alcuna via d'uscita.
Forse in cuor tuo sai che c'è, ma non sai nemmeno dove, né come cercarla!!
Ti senti male. Malissimo.
Non riesci a sollevarti in nessun modo: non hai voglia di fare nulla di tutto ciò che di solito ti fa sentire bene.
Sei impotente. Questa sensazione ti logora dall'interno: vorresti morire ma non hai la forza di ucciderti. Proprio perché il tuo inconscio sa che la soluzione sia ben più semplice.

(Forse ho esagerato? Non credo.
Se davvero non ti sei mai ritrovato in un tale stato d'animo, beh, sono molto felice per te. Ma posso assicurarti che ti capiterà, prima o poi.

E magari ti ritroverai disperatamente a ri-cercare il blog di quello svitato di Daniele Rebaudo!!)

Quindi, stai così male per l'insieme di cose/situazioni esterne che non funzionano come dovrebbero, giusto? Diciamo che il mondo fa schifo.

Ora ti propongo una domanda che devi rivolgere solo a te stesso, che potrebbe essere la svolta per il tuo problema:


"Io sto male perché il mondo fa schifo, 
 oppure il mondo fa schifo perché io sto male?"


Da quando io ho iniziato a pormi questa domanda, nel corso di varie situazioni più o meno sgradevoli, la mia vita ha iniziato a prendere una piega diversa...

Per ora rifletti un po' (ma non troppo, se ti prende fuoco il cervello non potrai leggere il prossimo post e scoprire la verità!!), ne riparliamo fra qualche giorno!


Ps: cerca di guardare oltre la punta del tuo naso: forse la domanda che ho scritto qui sopra ti sembra assurda, ma ti assicuro che cambiando la prospettiva verso la realtà che ti circonda si aprirà un mondo del tutto nuovo.