martedì 25 marzo 2014

Hang Drum - Parte 1

Oggi voglio parlarti di uno strumento estremamente affascinante, di cui ho scoperto l'esistenza solo qualche anno fa: lo Hang Drum.

Lo Hang è uno strumento a percussione di metallo appartenente alla categoria degli idiofoni, di cui ho già parlato in questo post.
Come puoi vedere dalla foto, è composto da due semisfere appiattite in acciaio che, unite, gli conferiscono la tipica forma lenticolare. Ha un diametro di poco più di 50cm ed un'altezza di 24.
Sulla semisfera superiore troviamo una protuberanza centrale e 7 leggere cavità verso il bordo, ogniuna delle quali emette una nota differente, mentre la semisfera inferiore risulta liscia con un unico foro al centro, che funge da cassa di risonanza e quindi amplifica il suono.

La parola "hang", nel dialetto di Berna, indica la mano: infatti viene suonato col polso, il palmo, e le dita delle mani. Normalmente viene appoggiato sulle ginocchia, ma l'utilizzo di un supporto non è vietato!
Quando sentirai il suo incantevole suono ti innamorerai anche tu! :)

Ma c'è un aspetto di questo strumento molto particolare che la maggior parte della gente non sa: la sua reperibilità.
Nei prossimi giorni scoprirai che poter toccare con le tue mani questo magico strumento non è affatto facile come possedere una chitarra, un pianoforte o una batteria...
 
 

martedì 18 marzo 2014

La marimba

Dopo l'introduzione della scorsa settimana nel mondo degli strumenti a percussione, oggi voglio illustrarti nel dettaglio uno di essi, al quale sono particolarmente affezionato e che sto tuttora studiando: la marimba.
Appartenente alla categoria degli idiofoni (di cui ho parlato nel precedente post), la marimba ha origini africane: i primi esempi risalgono al XVI secolo e assunsero diversi nomi (balafo, malimba, marimba, manza, balinga, ecc.). Si trattava comunque di uno strumento composto da una serie di tavole di legno duro, sotto le quali venivano esposte una serie di zucche essiccate e svuotate, o grosse canne di bambù, che fungevano da risonatori. Le tavole della tastiera venivano percosse con mazzuole leggere di legno, e l'intonazione della nota poteva variare a seconda dello spessore del legno, lunghezza e larghezza delle tavole, dalla loro durezza e dal peso.

Oggi la marimba si è evoluta ed ha conosciuto uno sviluppo tecnico notevole, come si può notare dall'immagine qua a fianco: fino a qualche anno fa i modelli in commercio comprendevano 4 ottave, mentre oggi le più comuni si estendono a 4 ottave e 1/3 (come nel caso della mia marimba), o addirittura raggiungono 5 ottave.

Ma la caratteristica davvero affascinante, a mio parere, di questo strumento è che la moderna musica per marimba prevede l'utilizzo di 4 bacchette simultaneamente! Anzi, addirittura fino a 6, ma è piuttosto raro. Questo permette ovviamente di eseguire accordi completi e di suonare note anche molto distanti fra loro senza dover "fare troppa strada" con le braccia (anche se di movimento ce n'è comunque parecchio!).
Esistono diversi tipi di impugnatura delle bacchette, anche se le più comuni sono 3: ogni grip presenta vantaggi e svantaggi.
Forse in futuro creerò un post più dettagliato sulle varie prese, e per ora ti propongo un video realizzato da me stesso, in cui eseguo un brano con la marimba. Buon ascolto!  
 

martedì 11 marzo 2014

Gli strumenti a percussione

Nonostante mi sia avvicinato alla batteria relativamente presto, non avevo ancora in mente un concetto di percussioni più in generale.
E' stato solo all'ultimo anno di scuole superiori che, facendo una visita al Conservatorio Statale di Genova, ho avuto la possibilità di scoprire questo bellissimo mondo.
Mi sono così reso conto che la batteria non fosse altro che un insieme di percussioni, e che in una scuola formativa come il Conservatorio non era nemmeno compreso nei corsi principali, essendo uno strumento relativamente recente.
Ma vediamo di capire cosa sia esattamente, uno strumento a percussione:
Esempio di grancassa
lo strumento a percussione è quello strumento musicale che suona quando viene colpito, agitato o sfregato dalle mani di un esecutore oppure da oggetti appositi come bacchette varie, che possono essere molto differenti tra loro. 
Possiamo dividere gli strumenti a percussione in due grandi gruppi: 

  • quelli a suono determinato, in grado di emettere note di altezza definita (ad esempio la marimba, il vibrafono, lo xilofono); 
  • quelli a suono indeterminato, che producono suoni di un'altezza non misurabile con precisione (ad esempio la grancassa,il tamburo o il djembè).

Djembè africani

Oggi questi strumenti sono dotati di sistemi per modificare la tensione delle membrane (nel caso degli strumenti a suono indeterminato), che ti permettono di regolare la loro intonazione.


In base alla loro tipologia, abbiamo due ulteriori differenziazioni:

  • i membranofoni, che emettono il suono per mezzo della vibrazione di una membrana tesa (tamburo, grancassa);
  • gli idiofoni, che emettono il suono dalla vibrazione del corpo dello strumento stesso (triangolo, vibrafono).


mercoledì 5 marzo 2014

L'importanza di una Band

Questo blog è nato per esprimere le mie passioni inerenti alla musica, e così ho intenzione di fare... non ho perso di vista questo obiettivo!!!
Tuttavia ritengo che certi argomenti siano estremamente importanti per la vita di tutti gli esseri umani, quindi capiterà sovente che entri in certi dettagli, come è capitato nei miei ultimi due post sulla Legge di Attrazione. Se non ti è capitato di leggerli, ti suggerisco di farlo cliccando su questo link!

Come ho scritto qualche settimana fa, mi sono avvicinato alle percussioni e in particolare alla batteria quando avevo solo 11 anni. Ho avuto la possibilità di frequentare un corso che mi ha permesso di imparare la tecnica di base, ma la mia "formazione" realmente significativa sullo strumento è avvenuta grazie alla mia prima band, che a partire dall'estate del 2002 mi ha coinvolto in lunghissime sessioni di prove settimanali: ci chiudevamo il saletta ogni sabato dalle 14.00 alle 19.30, se non oltre, senza quasi smettere di suonare!! 
L'affiatamento era l'ultimo a mancare, e grazie a questo io e il mio gruppo siamo potuti crescere musicalmente in maniera esponenziale: considero il periodo che va dal 2002 al 2006 come gli "Anni d'Oro" della mia attività batteristica!!
In base alla mia esperienza, non posso fare a meno di darti un prezioso consiglio, che suggerisco molto spesso anche ai miei allievi:
vuoi davvero imparare a suonare? Trovati una band, un duo, un trio, o qualsiasi altro ensemble per darti la possibilità di suonare assieme ad altre persone. In questo modo ti assicuro che avrai modo di crescere molto più velocemente e arricchire il tuo bagaglio musicale!
Inoltre, nel caso di un batterista, sai bene che non nasce come strumentista solista, bensì come accompagnatore! A maggior ragione dovrai saper ascoltare le persone che suonano insieme a te, seguendo e colorando le loro frasi sulla la base della tua preparazione.